Buongiorno a tutti amici runner, in questo nuovissimo articolo del Blog, vi riporteremo in maniera sintetica, tutte le considerazioni fatte lo scorso giovedì, 30 giugno, sulle nuovissime chiodate al carbonio di New Balance, arrivate in store, in anteprima, per essere testate e analizzate appositamente per voi.
Prima di parlarvi di questi prodotti inediti, che verranno lanciati sul mercato, nel 2023, è nostra premura, fare una piccola premessa, al fine di chiarire alcuni punti fondamentali riguardanti la tematica “Scarpe al Carbonio” , sulla quale, si è creata, una notevole confusione negli ultimi anni.
Oggi tutte le scarpe chiodate super performanti, come ad esempio : “Nike air zoom Dragonfly”, “Nike air zoom Victory Fk “, “Adidas Adizero Avanti”, “New balance Superconmp MDX,SDX,LDX” vengono classificati sotto la stessa categoria: “Carbon plate spike”.
Ma in realtà, ci sono caratteristiche molto diverse tra tutte queste tipologie di prodotti.
La prima differenza è quella tra: Pebax e Piastra in fibra di Carbonio.
1. Il primo errore è quello di pensare che la suola di tutte queste chiodate sia uguale e in carbonio; Non in tutti i prodotti sopracitati, però, è presente tale piastra. Nelle Dragonfly, per esempio il materiale dell’intersuola è in Pebax, che da sì, un vantaggio prestativo effettivo, ma presenta una minore elasticità rispetto all’alternativa in Carbonio. Le Adidas Adizero Avanti TYO presentano, invece, una mescola chiamata Light strike pro nell’Intersuola e una piastra in fibra di vetro.
E’ necessario, quindi, capire bene le caratteristiche dei vari prodotti per poter fare la scelta corretta.
2. Il secondo errore è quello di pensare che il Pebax e il Carbonio lavorino in maniera uguale per tutti.
In realtà noi abbiamo verificato che il Carbonio e il Pebax non danno un vantaggio effettivo e democratico a tutti, ma dipende dalla tipologia di corsa dell’atleta.
Quindi sarebbe importante valutare la scelta della scarpa in base al singolo atleta e alla sua biomeccanica di corsa
in base a tali caratteristiche, una determinata tipologia di scarpe super performanti può dare più o meno vantaggio.
Per concludere non è detto che il carbonio sia la scelta giusta per tutti gli atleti, per determinate tipologie di runner, un materiale alternativo può risultare una scelta più congeniale nel risultato finale.
Ciò che è chiaro e da sottolineare, è che l’aver applicato queste nuove tecnologie sotto le suole delle chiodate da pista, ha portato, ad un vantaggio effettivo ed importante nella performance; Che da qui in poi, rivoluzionerà tutto il mondo dell’atletica.
ANALIZZIAMO ORA LE NUOVE "CARBON PLATE SPIKE" DI NEW BALANCE
New Balance ci ha dato la possibilità di testare i modelli delle nuovissime chiodate al carbonio che verranno lanciate sul mercato nel 2023.
– SUPERCONMP SDX: Short Distance
– SUPERCONMP SDX: Middle distance
– SUPERCONMP LDX: Long distance
SUPERCONMP SDX: Short Distance
Adatta per le distanze veloci dai 100 ai 400 metri.
Dotata di otto chiodi in titanio fissi, integrati direttamente sulla piastra in fibra di Carbonio.
La prima differenza rispetto alle altre chiodate sta nell’altezza del tallone, che in questa scarpa è quasi pari a 0.
La seconda è che la piastra in fibra di carbonio, qui, arriva fino all’ultimo millimitro della suola , è un pezzo unico ed è a contatto diretto con il tirreno, non immersa nella mescola del materiale della suola.
SUPERCOMP MDX: Middle distance
Ideale per tutti gli atleti che praticano mezzofondo veloce in pista 800-1500.
Dotata di 6 chiodi fissi, integrati direttamente nella piastra in fibra di carbonio.
La piastra qui si stringe nella parte posteriore e va ad agire più sul meso- piede e un po’ meno sul tallone.
L’altezza del tallone è maggiore, per dare protezione e prevenire gli infortuni.
In queste distanze diventa molto importante, non solo la piastra in carbonio che da propulsione, ma anche, il materiale ammortizzante elastico tra la parte di carbonio e il piede.
SUPERCONMP LDX: Long Distance
Ideale per gli atleti che praticano le lunghe distanze in pista dai 1500 ai 10.00 metri
Dotata di 4 chiodi fissi integrati nella piastra in fibra di carbonio.
Qui la piastra non è più così voluminosa nella parte posteriore, si stringe molto e occupa solo la parte davanti; Aiuta a sfruttare tutto il ritorno di energia nell’avampiede.
Questa scarpa permette una corsa più lineare con una fase aerea meno accentuata e risulta più compliante, si deforma di meno.
La LDX, sembra dare una migliore velocità di crociera, quindi per gli atleti di mezzofondo veloce è preferibile il prodotto MDX, mentre per i mezzofondisti più lenti è consigliabile, comunque questo tipo di chiodata.
Qui possiamo ricollegarci al discorso fatto all’inizio, riguardo alla soggettività dell’atleta.
Nonostante queste scarpe siano consigliate per atleti di lunghe distanze, se questi presentano un buon appoggio del piede, una buona reattività e spinta, un prodotto più “leggero” come la MDX è più congeniale.
Viceversa per un mezzofondista veloce, con un appoggio del piede meno reattivo, e una corsa su ritmi più lenti, una chiodata come la LDX sembra conferire un maggior vantaggio alla Performance.
VANTAGGI E SVANTAGGI
VANTAGGI
– Rialzo del tallone nelle MDX e nelle LDX che permette di proteggere e prevenire maggiormente gli infortuni
SVANTAGGI
– Prezzo di mercato elevato
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